Secondo Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare - l’associazione che promuove l’industria italiana degli alimenti e delle bevande - la crescita di questo settore è principalmente dovuta all’esportazione dei prodotti italiani, per i quali gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati principali.1
Malgrado le continue restrizioni e i ritardi dovuti al COVID-19, le esportazioni italiane continuano a rifornire i consumatori negli Stati Uniti e nel resto del mondo con ingredienti di alta qualità, prodotti alimentari trasformati e alcolici. Le esportazioni di alimenti e bevande italiani hanno raggiunto i 17.329,9 milioni di euro nella prima metà del 2020, una crescita del 2,6% rispetto alla prima metà del 2019.2 In questo articolo, discuteremo degli 8 prodotti alimentari e delle bevande Made in Italy più spediti in tutto il mondo: dai vini frizzanti ai pistacchi e alle olive. Prepariamoci quindi a pregustare le prelibatezze di questa meravigliosa parte del Mediterraneo.
L’esportazione di prodotti alimentari Made in Italy gioca un ruolo importante nell’industria manifatturiera ed è il terzo settore di maggior valore dell’economia italiana. L’Italia è un Paese del Mediterraneo dal clima mite e costante, ricco di terreni fertili. Dispone di frutta e verdura di alta qualità in abbondanza, pronta per essere esportata oltreoceano.
Inoltre, l’Italia gode di un’ottima posizione geografica. Situata nel cuore dell’Europa meridionale, ha una popolazione di oltre 60,36 milioni di abitanti ed è un punto d’attrazione turistica. Ciò significa che il gusto per la cucina, i vini e gli snack italiani si è diffuso in ogni parte del mondo. Avanzata sul piano culinario ed economico, l’Italia offre piatti locali ricchi di ingredienti freschi e molto apprezzati per i loro benefici sulla salute. La dieta mediterranea è infatti considerata la migliore se si vuole prevenire lo sviluppo di malattie mortali e si desidera condurre una vita lunga e sana.
Membro di Unione Europea, NATO, OCSE e OMC, l’Italia è attualmente la terza economia dell’Eurozona. Grazie a scambi commerciali agevolati con l'Europa e a una relazione consolidata con gli USA, genera una vasta quantità di entrate attraverso la fabbricazione di beni. Benché in Italia l’esportazione dei prodotti alimentari costituisca il principale flusso di entrate, non mancano le importazioni. Quelle dei prodotti alimentari hanno raggiunto i 19,8 miliardi di euro nel 2018, in particolare da Germania, Spagna, Francia, Olanda, Belgio e Polonia. I consumatori italiani adorano degustare cibi e bevande provenienti da altri Paesi.3 Nel 2021, forse per via della pandemia globale, le esportazioni hanno però sorpassato le importazioni, con un aumento dell’1,7% e un picco record di 46,1 miliardi di euro. Per la prima volta, le esportazioni di prodotti agricoli e alimentari hanno superato le importazioni di cibi e bevande.4 L’Italia è considerata nel mondo il 6° fornitore di alimenti a livello internazionale, dopo Messico, Canada, Cina, Francia e Cile. Secondo i dati del Dipartimento del commercio degli Stati Uniti, a marzo del 2019 le esportazioni di ingredienti e bevande di alta qualità provenienti dall’Italia hanno totalizzato 1,05 miliardi di euro, un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.5
Diamo ora uno sguardo agli 8 prodotti alimentari e bevande italiani più esportati nel mondo, a seguito della loro elevata domanda.
Seconda tra gli esportatori di olio d’oliva nel mondo, l’Italia ne ha esportato 338 mila tonnellate nel 2019, per un valore di 1,4 milioni di euro. Dall’olio extra vergine d’oliva di alta qualità all’olio di oliva vergine ideale per cucinare, è semplicemente impossibile per gli italiani fare a meno del loro oro liquido. La produzione nazionale italiana non è sufficiente per un tale volume di esportazioni. Nel 2019, il Paese ha infatti importato il doppio rispetto alla quantità esportata.6 Benché la regione del Mediterraneo sia stata storicamente un importante produttore ed esportatore di olio d’oliva, è stato solo nell’anno 2000 che l’aumento della produzione ha consentito di soddisfare la crescente domanda.
Il caffè è una parte fondamentale della cultura italiana. Ricco e aromatico, il caffè esportato dall’Italia è considerato il migliore al mondo. Ogni anno vengono esportate 221 mila tonnellate di caffè italiano, che rappresentano il 22% del mercato europeo. Solo la Germania sorpassa l’Italia in materia di caffè, ma soltanto dell’1%. L’Italia produce generalmente un caffè di tostatura scura, con miscele che utilizzano caffè verde di qualità inferiore. Ciò significa che i grossisti italiani sono in grado di offrire oltreoceano chicchi tostati a un prezzo più competitivo. Grazie all’aumento delle tecniche di torrefazione e preparazione, i consumatori preferiscono però il caffè Arabica, una varietà più rifinita e leggera rispetto a quelle di tostatura scura.7
I pistacchi sono una coltura italiana tradizionale soprattutto in Sicilia (nella zona di Bronte), dove si origina circa il 90 percento della produzione totale. Dal 2004, la Commissione Europea ha assegnato ai pistacchi di Bronte il marchio DOP (denominazione d’origine protetta), distinguendoli così da tutte le altre varietà di pistacchi al mondo. I pistacchi esportati dal nostro Paese costituiscono il principale prodotto d’export italiano in termini di valore. Sono destinati principalmente a Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e Cina. Ottimi come spuntino, in Italia i pistacchi sono coltivati anche nelle regioni alpine e appenniniche, quali il Piemonte e l’Emilia-Romagna. Si raccolgono solo una volta all’anno e vengono lavorati e confezionati a settembre, per poi essere spediti in tutto il mondo.8
L’Italia è in grado di coltivare una grande varietà di uve che vengono trasformate in vino, il quale è a sua volta spedito in tutto il mondo. Tra gennaio e marzo del 2020, la regione Veneto si è classificata al primo posto con un valore delle esportazioni pari a 542 milioni di euro, seguita dalla Toscana con 246 milioni di euro e il Piemonte con 235 milioni di euro. Le esportazioni di bevande italiane sono altamente apprezzate all’estero e il nostro Paese costituisce uno dei principali esportatori di vino dell’Unione Europea,9 destinando la maggior parte della sua produzione verso gli Stati Uniti. Nel 2019, il valore delle esportazioni di vino dall’Italia agli Stati Uniti ha raggiunto circa 1,6 milioni di euro. Il vino frizzante italiano sta cominciando ad essere apprezzato anche nel Regno Unito e, nonostante l’impatto negativo che il COVID-19 ha avuto sui produttori di vino del nostro Paese, la sua domanda è in continua crescita.10
Vuoi saperne di più sull’esportazione del vino italiano? Leggi il nostro articolo I 5 Paesi leader nell’esportazione di vini a livello mondiale: una panoramica.
Il primo trimestre del 2021 è risultato essere soddisfacente per la produzione dei latticini italiani, in particolare del formaggio. Rispetto allo scorso anno, in cui c’è stato un calo complessivo delle esportazioni, la quantità di formaggio italiano esportato è stata in costante crescita. Considerando i primi nove mesi del 2020, già a marzo si evidenziano prestazioni migliori rispetto a quelle registrate dal gennaio del 2018.11 Con un fatturato di oltre sei miliardi di euro, l’industria casearia italiana è una delle maggiori dell’Unione Europea. Patria del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, il nostro Paese ha la fama di esportare prodotti caseari di alta qualità.12
Dalle linguine ai ravioli, spaghetti e penne, l’Italia esporta pasta in tutto il mondo per un valore di 2,5 miliardi di euro. Ciò equivale al 30% circa delle esportazioni di pasta a livello mondiale.13 Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito sono le principali destinazioni verso cui viene spedita la pasta italiana. Tra il 2018 e il 2019, i mercati di esportazione in più rapida crescita per la pasta italiana sono stati gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e la Francia. Storicamente, la pasta è sempre stata un piatto popolare e la sua domanda a livello internazionale è ancora oggi in aumento. Ingrediente essenziale nell’armadietto della cucina, la pasta risale a 4.000 anni fa e veniva consumata già dagli antichi greci e romani.14 Oggigiorno, è un piatto comune soprattutto in Italia, Tunisia, Venezuela, Grecia e Cile.15
Pur dovendo superare ancora molti ostacoli, l’Italia è un esempio fiorente di agricoltura biologica in Europa. Nel nostro Paese, si coltivano prodotti agricoli di alta qualità sfruttando appezzamenti di dimensioni ridotte rispetto ai metodi convenzionali. I contadini italiani affrontano, però, costi di certificazione più elevati e non hanno accesso ad alcuni mercati per via di norme comunitarie che stabiliscono quali prodotti sono ammessi e quali no. A parte queste difficoltà, i prodotti alimentari trasformati, tra cui pomodori, funghi e asparagi in scatola, vengono esportati in blocco all’estero. Tra gli ortaggi trasformati figurano anche spezie di alta qualità, mix di condimenti e senape; si parla di circa 82 mila tonnellate spedite dall’Italia. Gli Stati Uniti importano direttamente dall’Italia 61 mila tonnellate di ortaggi trasformati, spezie e salse.16
Negli ultimi anni, anche le esportazioni di carni e prodotti ittici italiani sono aumentate. Nell’arco di un anno, il prezzo è salito da 6,97 a 7,58 euro al chilo e anche quest’anno è aumentato dell’1%. A partire dai 1349,75 mila euro del 2016, le esportazioni hanno continuato a salire e, nel solo mese di novembre del 2019, hanno fatto registrare un ulteriore aumento di 1,69 milioni di euro. I prodotti ittici quali le seppie, i calamari, i polipi e il tonno sono spediti direttamente dall’Italia a ristoranti, supermercati e rivenditori di tutto il mondo.17 Per quanto riguarda i prodotti a base di carne, non va dimenticato il prosciutto, che viene prodotto dal XVI secolo ed è apprezzato per il suo sapore ricco e la sua versatilità. Può essere gustato sia crudo che cotto e ne esiste sia una versione dolce che una salata, a seconda dei gusti. Ad alto contenuto nutritivo e soprattutto proteico, il prosciutto italiano è un prodotto comunemente esportato all’estero. Le esportazioni rappresentano, infatti, un’opportunità commerciale sempre più centrale per le società italiane specializzate nella produzione del prosciutto.18
Se stai pensando di esportare prodotti alimentari e bevande italiani a grossisti e rivenditori di tutto il mondo, leggi il nostro articolo 10 motivi per iniziare a vendere nel settore delle esportazioni alimentari B2B.
Da quando l’Italia è entrata a far parte dell’Unione Europea, i grossisti e i rivenditori devono assicurarsi di esportare solo merci di alta qualità che siano prodotte e confezionate in base alle norme e alle regolamentazioni dettate dall’UE. Se prendiamo in considerazione l’olio d’oliva italiano, per esempio, esistono rigide norme di sicurezza alimentare relative ai pesticidi residui e al contento di metalli pesanti. L’olio d’oliva deve soddisfare requisiti di composizione specifici per essere qualificato come tale. Ciò significa che deve avere una determinata acidità, una certa composizione chimica e, ovviamente, un gusto delizioso. Anche l’etichetta costituisce un elemento importante per informare il consumatore sulla natura del prodotto, il processo di produzione e il Paese di origine.
I Paesi dell’UE devono inoltre rispettare le norme relative al commercio alimentare e agli imballaggi, in base a categorie specifiche di prodotti. Per vendere prodotti alimentari e bevande all’interno dell’UE, è necessario fornire informazioni essenziali che consentano al consumatore finale di effettuare una scelta consapevole in merito al proprio acquisto. L’etichetta del prodotto deve essere semplice da capire, accurata, non fuorviante e non commestibile.
Le informazioni obbligatorie sugli snack trasformati e gli alimenti preconfezionati comprendono: il nome del prodotto alimentare, l’elenco degli ingredienti completo di additivi, informazioni sugli allergeni, la quantità di determinati ingredienti, la data della marcatura, il Paese di origine, il nome, l’indirizzo del settore alimentare, il peso netto, le informazioni sulla conservazione, le istruzioni per l’uso, la percentuale d’alcol e la dichiarazione nutrizionale per comodità dei consumatori.19
Le procedure d’esportazione sono simili a quelle per l’importazione di merci. Le società italiane devono possedere una licenza d’esportazione per ogni prodotto che hanno intenzione di spedire oltreoceano. Le società devono inoltre presentare una dichiarazione contenente tutte le informazioni relative al prodotto da esportare, quali ad esempio la produzione di qualità, la categoria del prodotto, la quantità della merce, il prezzo e il valore dei prodotti.
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Se sei un piccolo imprenditore che desidera commerciare con l’estero, l’esportazione di merci in blocco potrebbe essere una mossa redditizia. Nel caso in cui tu non abbia anni di esperienza nel commercio internazionale o ti sia appena addentrato nel mondo del commercio all’ingrosso online, leggi tutto quello che devi sapere nel seguente articolo: Come iniziare un commercio all'ingrosso per principianti.
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Collegamenti:
1: https://news.italianfood.net/2020/02/11/italys-food-beverage-growing-thanks-to-exports/
2: https://news.italianfood.net/2020/10/13/food-beverage-are-driving-italian-exports/
3: https://bestfoodimporters.com/italian-food-importers-and-food-import-trends-2020/
4: http://www.xinhuanet.com/english/europe/2021-04/02/c_139853396.htm
5: https://news.italianfood.net/2019/07/12/usa-discover-the-top-land-exported-italian-food/
6: https://www.cbi.eu/market-information/processed-fruit-vegetables-edible-nuts/olive-oil/market-entry
7: https://www.cbi.eu/market-information/coffee/italy/market-potential
8: http://givemebid.com/en/12025/
9: https://www.statista.com/statistics/560413/export-value-of-wine-from-italy-by-region/
10: https://www.statista.com/statistics/1025204/leading-destination-countries-for-italy-s-exports-of-wine/
11:https://www.efanews.eu/en/item/19410-italian-cheese-exports-encouraging-data-in-the-first-quarter-of-2021.html
12: https://www.statista.com/topics/6721/cheese-industry-in-italy/
13: https://www.worldstopexports.com/top-pasta-exporters-by-country/
14: https://oec.world/en/profile/bilateral-product/pasta/reporter/ita?redirect=true
15: https://internationalpasta.org/annual-report/
16: https://www.statista.com/statistics/671057/main-countries-for-sauces-and-condiments-exports-by-volume-italy/
17: https://www.selinawamucii.com/insights/prices/italy/fish-meat/
18: https://news.italianfood.net/2019/04/29/italian-prosciutto-exports-look-overseas/
19: https://europa.eu/youreurope/business/product-requirements/food-labelling/general-rules/index_en.htm
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