Il 2022 si preannuncia un anno ‘caldissimo’ per aziende e operatori del settore caffè. Un prodotto sempre più amato all’estero, soprattutto quando è ‘made in Italy’. Questo non è mai stato così evidente come nel 2021, anno segnato anche da alcune importanti operazioni internazionali dei big player del comparto, che hanno visto crescere sensibilmente la propria quota export. E che hanno scelto di fare investimenti importanti sia nel potenziamento degli stabilimenti produttivi, sia delle loro reti commerciali, con un focus su diversificazione ed e-commerce, anche in chiave b2b. Ma non solo. Il 2021 è stato anche l’anno che ha visto il prezioso ‘oro nero’ candidarsi, finalmente, a patrimonio Unesco. Grazie al superamento di una disputa di lunga data che aveva visto contrapporsi i produttori napoletani - che chiedevano il riconoscimento dell’espresso partenopeo - e la delegazione nazionale, che proponeva invece una candidatura unificata. Dopo lunghe trattative, le due parti sono riuscite a trovare un accordo: sarà il caffè italiano, e non quello specifico napoletano, a figurare di fronte alla Commissione Unesco nel 2022.
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Con 21.841 le visite sulla piattaforma da parte di buyer provenienti da tutto il mondo solo negli ultimi 30 giorni e più di 900 richieste registrate nello stesso arco temporale, Alibaba.com rappresenta per i produttori italiani di caffè una porta d’accesso strategica per i maggiori mercati mondiali. Che sia in grani, macinato o istantaneo, in pods o capsule, la piattaforma vanta un’offerta di oltre 6.102 prodotti relativi a questa categoria. Che suscitano l’interesse di buyer da Paesi quali l’Arabia Saudita, gli Usa, la Francia, il Cile, il Marocco, l’Oman, il Regno Unito, la Spagna e il Brasile. Quella del food & beverage è infatti una delle industrie che conta il maggior numero di fornitori italiani su Alibaba.com e figura al primissimo posto nel ranking dei settori più ricercati dai potenziali buyer. Produttori, grossisti e distributori, fornitori di articoli a magazzino o prodotti personalizzati, su Alibaba.com trovano spazio le realtà più diverse accomunate da un grande obiettivo: acquisire nuovi buyer a livello globale, digitalizzare il proprio business e quindi conquistare una fetta del mercato online B2B, che rappresenta oggi niente meno che il 28% di tutto l’export italiano.
Un mercato che richiede sicuramente la capacità, produttiva e organizzativa, di sostenere determinati volumi, ma che non riguarda certo solo le multinazionali. Nel 2019, le aziende esportatrici in Italia erano 123,410. Di cui il 57% piccole imprese con meno di 10 dipendenti. Solo lo 0,6% aveva più di 500 dipendenti.
A confermare il potenziale della piattaforma per il business digitale in chiave b2b, tra le tante case history di successo su Alibaba.com troviamo quelle di Cafe Srls e Caffè Musetti. Due brand nazionali profondamente diversi – il primo una realtà giovane, che ha approcciato i mercati esteri solo nel 2019; il secondo un marchio storico già presente in cinque continenti – ma che perseguono un comune obiettivo: portare nel mondo la bontà del vero caffè italiano.
Ha una storia giovane, una qualità di lavorazione artigianale e tanta voglia di crescere. Cafe Srls, torrefazione fondata a Vignola (Modena) nel 2015, ha approcciato i mercati internazionali nel 2019, prima dello scoppio della pandemia. La gamma offerta è completa e comprende miscele di caffè in grani, macinato, capsule e pods. Fonda inoltre la propria strategia commerciale sulla flessibilità produttiva e sulla creazione di prodotti custom-made. eppure il business internazionale stenta a decollare. “Quello di cui avevamo bisogno era affidarci a una piattaforma che ci permettesse di decidere in prima persona con quali Paesi lavorare, che tipo di offerta indirizzare ai diversi target di consumatori e che offrisse un sistema di report e analisi per avere il senso immediato delle performance operative per poter reagire e migliorare - nel caso - la strategia”, spiega Patrizia Zanoli, Marketing Manager di Cafe Srls. Da qui l’incontro, all’inizio del 2020, con la piattaforma Alibaba.com.
“Abbiamo capito subito che avrebbe fatto la differenza nel nostro programma di internazionalizzazione. Alla fine del 2020 abbiamo avviato la nostra vetrina e abbiamo iniziato a rispondere e seguire con cura le richieste”. A sei mesi di distanza dallo ‘sbarco’ su Alibaba.com, l’azienda ha registrato un +60% di trattative aperte con l’estero e, nonostante la pandemia, il fatturato è cresciuto sull’anno precedente. “Questo ha portato, a fine 2020, a uno step successivo: assumere una persona dedicata a seguire il business su Alibaba.com”, aggiunge la Marketing Manager. “Nel 2021 abbiamo acquisito ulteriori clienti nel Golfo Persico. Il nostro business al momento è basato per l’85% all’estero, di questo il 35% fuori Europa”. Ma aprire semplicemente una vetrina con la speranza di essere notati non basta, spiega Zanoli: “Creare una vetrina con cura, seguire i clienti e capire le potenzialità di un negozio permanente, aperto 24 ore su 24, sì. La nostra partnership con Alibaba.com si basa su passione e dedizione”.
Non è certo una start-up Caffè Musetti, la cui storia inizia 85 anni fa a Piacenza e che oggi è presente in 60 Paesi di cinque continenti. Nonostante la lunga e solida storia che la caratterizza, causa pandemia l’azienda si è trovata a dover riconsiderare le proprie strategie distributive: “In un momento di shock improvviso come il primo lockdown, non potevamo assolutamente perdere il nostro contatto coi mercati internazionali”, sottolinea l’export manager Mario Rasi. “Ho cercato immediatamente di arrivare ai buyer dei diversi mercati mondiali e mi è sembrato naturale farlo attraverso Alibaba.com. Questo ci ha permesso allo stesso tempo di essere presenti col nostro caffè come in una fiera internazionale permanente”. Grazie alla presenza sulla piattaforma di Alibaba.com, Caffè Musetti ha già chiuso ordini importanti con nuovi buyer in Germania e in Oman, e allacciato contatti con potenziali clienti nelle Filippine, Hong Kong, Yemen e Giordania. La gamma offerta comprende caffè in grani, macinato, capsule compatibili e cialde compostabili e quindi smaltibili nella frazione organica, per rispondere alla richiesta di prodotti sempre più sostenibili. A fine 2020, l’acquisizione di Caffè Bonomi da parte di Caffè Musetti ha portato alla nascita di un polo del caffè. La cui mission è aggregare brand dalla forte identità territoriale in Italia ma riconosciuti anche oltre confine come simbolo del Made in Italy.
In occasione della Giornata mondiale della terra, celebrata lo scorso 22 aprile, è stata annunciata la nascita della ‘Slow Food Coffee Coalition’: una rete internazionale che coinvolge tutti gli attori della filiera, volta a creare nuove connessioni e migliorare la relazione tra agricoltori e target finale, e nata dalla collaborazione tra Slow Food e Lavazza. Proprio Lavazza, negli scorsi mesi, ha reso note due importanti operazioni che le consentiranno di accrescere la propria presenza internazionale. La prima, l’inaugurazione della sua prima torrefazione in suolo statunitense, in Pennsylvania, per espandersi ulteriormente in un mercato strategico. La seconda, l’accordo siglato con la società di ristorazione Yum China Holdings, in Cina, per ampliare il proprio network di caffetterie con 1.000 nuove aperture entro il 2025. Gli altri big player non sono stati certo a guardare: Coca Cola Hbc ha rilevato il 30% della torrefazione piemontese Caffè Vergnano, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del brand al di fuori dell’Italia, in particolare per quanto riguarda le referenze del segmento premium. Dal canto suo Nespresso, della multinazionale Nestlé, ha deciso di investire più di 100 milioni di euro per espandere il centro di produzione di Avenches, in Svizzera, dove si produce Caffè Nespresso Original e Professional, oltre alle referenze firmate Starbucks. Un’operazione che risponde alla crescente domanda di caffè di alta qualità da parte dei cittadini elvetici. Con l’entrata in funzionamento delle prime tre gamme prevista per marzo 2022. La triestina illyCaffè, partecipata per il 20% dal fondo Rhône Capital e prossima alla quotazione in Borsa, ha poi individuato nella ‘diversificazione’ la strategia commerciale vincente. Scelta ma anche imposta da un volume d’affari che, tradizionalmente, dipende per il 60% dai consumi nel segmento Horeca, ‘azzoppato’ dalla pandemia. Da qui, la decisione di puntare su altri canali di vendita, in primis sui supermercati e sull’e-commerce. E proprio quest’ultimo ha messo a segno una crescita del 40%. Non ci sono dubbi, quindi: il 2022 sarà l’anno del caffè. E per le aziende italiane del settore – grandi o piccole che siano - sarà meglio rimboccarsi le mani e studiare nuove e diversificate strategie per rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione. Anche sfruttando le infinite potenzialità offerte dell’e-commerce b2b.
Con Alibaba.com le aziende sono messe nelle condizioni di creare, in pochi step, la loro vetrina personalizzata: un ‘mini sito’ adattabile a qualsiasi stile e contenuto, completamente dedicato ai loro prodotti, la cui costruzione non richiede competenze di codifica o di progettazione. Possono potenziare il loro business online B2B, differenziandosi dai competitor, con gli strumenti che la piattaforma mette loro a disposizione al fine di:
Dall'assistenza all'onboarding, dalle chat online al supporto locale, fino ai suggerimenti per l'ottimizzazione dell'account: il team di Alibaba supporta i propri seller in ogni mossa. Per rendere l’export online verso il mondo una mission ‘a portata di Pmi’.
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